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dc.contributor.authorDi Bernardo, Elena
dc.date.accessioned2020-01-08T17:52:48Z
dc.date.available2020-01-08T17:52:48Z
dc.date.issued2018-12
dc.identifier.issn2445-2394
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10952/4254
dc.description.abstractLa teoria del “contratto giudiziario”, imperante fino alle soglie del XIX secolo nella maggior parte degli ordinamenti processuali europei e nel canonico, qualificail processo quale accordo tra le parti di sottomettere al giudice il proprio conflitto con l’intesa di accettarne la soluzione. Essa ha tratto origine dall’asserita natura strettamente contrattuale della litiscontestatio dell’età romana classica, fondata su alcune peculiari interpretazioni offerte dai Glossatori e dai Commentatori ad un famoso passo di Ulpiano-Marcello-Papiniano contenuto nel Digesto. L’equivoco interpretativo ha indotto gli studiosi dell’epoca intermedia e dei secoli successivi a concepire il processo come un fenomeno dominato dall’elemento convenzionale, configurandolo come affare privato tra le parti. Tale concezione è stata superata dall’avvento delle teorie dell’azione e del rapporto giuridico processuale. Affermando la centralità del ruolo dell’organo pubblico giudicante nel rendere giustizia, agli albori del XX secolo è stato rimarcato il rilevante interesse dello Stato al modo in cui viene amministrata la lite. Èstata così decretata la nascita dell’odierno concetto di giurisdizione e riconosciuta la funzione pubblicistico-sociale del processo nelle sue articolate connotazioni.es
dc.description.abstractThe theory of “judicial contract”, which has prevailed until the beginning of the 19th century in most European court systems and in canon law, characterises trials as an agreement where the parties submit their conflict to the judge and settle upon accepting its solution. This theory originated from the allegedly contractual nature of Roman litiscontestatio, which was based upon various peculiar interpretations by the scholars who glossed and commented upon a famous passage by Ulpian-Marcellus-Papinian found in the Digest. The misunderstanding convinced Medieval and Early Modern scholars to conceive the trial as a phenomenon that is ruled by a conventional element, thus characterising it as a private matter between parties. Such concept was made obsolete by the rise of two theories: that of action, and that of the procedural relationship. By stressing the crucial role the public judicial body plays in bringing justice, the State’s interest in how the litigation is administered was underlined at the beginning of the 20th century. Thus, the modern concept of jurisdiction was born, as was the trial’s public-law and social role in its articulate features.es
dc.language.isoites
dc.rightsAttribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internacional*
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/*
dc.subjectContratto giudiziarioes
dc.subjectLitiscontestazione classicaes
dc.subjectConcezione pubblicistica del processoes
dc.subjectLa funzione sociale della giustiziaes
dc.subjectJudicial contractes
dc.subjectClassical Litiscontestatioes
dc.subjectPublic law concept of the triales
dc.subjectThe social role of civil justicees
dc.titleLa natura contrattuale della litiscontestatio classica e la teoria del contratto giudiziario. Gli albori della concezione pubblicistica del processo e della funzione sociale della giustiziaes
dc.typearticlees
dc.rights.accessRightsopenAccesses
dc.journal.titleVergentises
dc.volume.number7es
dc.description.disciplineCiencias Religiosases
dc.description.disciplineDerechoes


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